martedì 8 ottobre 2013

Un colloquio

Oggi ho fatto "un colloquio". Sì, virgolettato.
Un amico di un'amica di una cugina di un'amico conosceva questa fondazione che si occupa di progetti umanitari a livello locale e mi aveva detto che, secondo lui, potevano aver bisogno di qualcuno che li aiutasse nella gestione, per qualche mattina a settimana. Bene! Mi chiama una gentile signora dalla fondazione e fissiamo un colloquio per stamattina. Alle 11. Alle 8 ero già in piedi per decidere cosa mettermi e come truccarmi e preparavo dialoghi nella mia testa sugli argomenti più disparati: perché vorresti lavorare con noi, quali sono le tue ambizioni, quali sono le tue capacità, le tue conoscenze, che esperienze hai, la pace nel mondo, etc.
Parto alle 10.30, non si sa mai che non trovi parcheggio che si sa che poi finisce male. Arrivo e parcheggio tranquillamente (olè!) e comincio a pensare che si tratta di una bella zona, ben fornita, ma tranquilla, ampio parcheggio, appunto, e che non mi dispiacerebbe passare le mie mattinate qui. Anche la sede della fondazione è , ma molto accogliente.
"Ho un appuntamento con la signora Minchien (per comodità la chiameremo così)."
"Prego si accomodi! Può appendere la giacca lì."
"Grazie!" (pure la gruccia per il cappotto c'hanno, dicono NO alle grinze!).
Mi chiede di me, e io comincio con la pace nel mondo, che mi ero preparata bene e cosa mi piacerebbe fare nel loro ufficio.
"Ahah, no, qui in ufficio non ci serve nessuno..."
RUMORE PROLUNGATO DI VETRI INFRANTI.
"...però avrei pensato a questi progetti per lei"
Segue elenco dei progetti di volontariato proposti (non si tratta quindi di collaborazione nell'ufficio, ma di fare il volontario), che semplificheremo come segue:

1. Badare un numero imprecisato di bambini mentre le loro mamme si riuniscono per parlare dell'essere mamma e della famiglia.
2. Accompagnare anziani affetti da demenza in passeggiate.
3. Donna delle pulizie in casa di accoglienza.

Le risposte immediate nella mia testa sono state:

1. Odio i bambini.
2. Anche mia nonna ha la demenza e quando la contraddico mi schiaffa certi pugni sul braccio che manco Mike Tyson.
3. Ottimo per migliorare il tedesco! Un po' come gli altri due d'altronde.

Sia chiaro, fare il volontario non è il male, potrei dedicarmi ad una di queste attività, dato che ho molto tempo libero e probabilmente lo farò. Però qui c'è un grande qui-pro-quo! Va bene l'ehrenamtlich, ma io pensavo di fare la segretaria o comunque di lavorare in un ufficio! E non perché ho i mignoli alzati e mi fa schifo fare la volontaria, ma perché lo scopo ultimo era quello di praticare un po' la lingua e soprattutto gettare un po' le basi per un futuro professionale.
Ma, ancora più importante, TUTTE LE PIPPE CHE MI ERO FATTA PER IL COLLOQUIO???? Utilità zero.

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