domenica 6 aprile 2014

Come diceva Fabri Fibra: in Italia

26.03.2014
Flughafen München

Caro diario,
sei pieno di appunti presi ai vari colloqui.
Oggi mi sembra tutto bello, anche gli stupidi colloqui non andati a buon fine, perché sto tornando a casa e mi aspettano giorni di amore genitoriale, casa, mare, assenza di sveglia, assenza di SeP. 
Fra un paio d'ore ci imbarchiamo sul volo per Ancona. Nell'attesa SeP è andata a fare shopping e io scrivo e leggo, oltre a pubblicare foto di sconosciuti su Instagram.



A ogni rumore di tacco mi volto per vedere se è lei che torna. Anche se fosse, oggi non mi importa. 
Sarà anche che dalla enorme finestra sulla pista d'atterraggio entra una luce calda e rassicurante.
...O è l'effetto calmante e antidolorifico dell'Oki che ho appena preso.... 
Non mi importa ora.

Scrivo con serenità, anche se la mia vita in questo momento è piena di punti di domanda.
Signoraepadrona non sembra averlo compreso del tutto e mi ha detto che vorrebbe essere come me, perché non mi preoccupo del lavoro e non mi importa dei soldi.
La sua amica, che viaggia con noi, ha subito aggiunto che quando si hanno tanti soldi, se ne vogliono sempre di più, non si può più pensare di avere un reddito nella media, semplicemente perché ci si abitua a uno stile di vita elevato. Ci sono cose a cui, poi, si fa fatica a rinunciare.
Per fortuna non ho dovuto rispondere a questa cosa, perché subito dopo, la stessa amica, ha aggiunto:
"A mio marito dico spesso: -ti avrei sposato anche se non fossi stato ricco!- ... AHAHAHAH! Ci fa sempre ridere questa battuta!"

Così scrivevo in aeroporto, in attesa di una quattro giorni di libertà. Un'attesa che ha visto episodi come quello appena citato. Anche in questo caso, non mi è importato troppo, perché stavo andando a casa.
Fa sempre piacere tornare, tanto più se sono tre mesi che manchi.


Ma bando alle romanticherie e spazio alle cose importanti, quelle che ti fanno davvero casa!







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